L’utilizzo di droni garantisce evidenti vantaggi economici e ambientali significativi. Consente di mantenere sicuri edifici e altri tipi di strutture operative e cantieri. Questo perchè ispezionare alcuni tipi infrastrutture può essere un lavoro lungo, noioso e talvolta pericoloso.
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Drone 4k - Calabria - Spiaggia di Petri i Mulinu - Ricadi
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Drone 4k - Calabria - Spiaggia di Santa Maria di Ricadi
Spiaggia di Santa Maria di Ricadi calabria - Ricognizione Drone 4k -
Video Ricognizione Aerea - Immobiliare - Villa indipendente unico livello Ardea - Pomezia - Roma
In questo video promuoviamo la vendita dia meravigliosa villa.
Il settore immobiliare tende ad utilizzare sempre di più la video ricognizione delle unità abitative.
L'utilizo di droni per proporre ad un pubblico sempre più vasto ed esigente i propri prodotti, nella fattispecie case in vendita, ville nel verde in affitto per periodi lunghi, brevi e medi.
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Video Ricognizione Aerea - Archeologia - Tor Chiesaccia - Roma - Via Laurentina
Al decimo chilometro della via Laurentina, sulla destra direzione Roma, si innalza – isolato - un suggestivo rudere: si tratta di Tor Chiesaccia. Dal confronto con altri monumenti simili, la sua costruzione si può far risalire tra il XII e il XIII secolo. Si trovava ai margini dell’antica Laurentina, come rivelano alcuni basoli ancora sul posto e fu edificata su una tomba romana in laterizio, probabilmente del II secolo d. C. Il basamento è in schegge di selce di varie dimensioni, legate con malta. L’alzato è in scaglie di tufo e malta grossolana. All’interno c’era un unico ambiente per ogni piano. Si vedono ancora le feritoie e i fori dove erano alloggiate le travi di legno di sostegno per i solai.
La torre compare nella cinquecentesca carta di Eufrosino della Volpaia, sotto il nome di “Casaletto”, ed è raffigurata in una delle quattrocento carte del Catasto Alessandrino (XVII sec.), ridotta però a una semplice abitazione. Doveva far parte del sistema difensivo della campagna romana e la sua posizione piuttosto elevata (66 metri sul livello del mare) le permetteva di dominare una vasta zona e di allertare in caso di necessità le torri vicine, soprattutto Tor Pagnotta e la Torre del Sasso, ora scomparsa. Vicino alla torre è un edificio coevo, un’aula rettangolare absidata in tufelli regolari che conserva una lunga serie di alte finestre. Si tratta certamente di una chiesa e secondo il Martinori è stata proprio questa a dare il nome alla torre a alla tenuta circostante. La presenza della chiesa fa supporre che nella tenuta dovesse risiedere una vasta popolazione, soprattutto di contadini, che in caso di necessità poteva trovare rifugio nella torre. -
Video Ricognizione Aerea - Edilizia - Sicurezza Facciata Edificio Condominio
Nati inizialmente per esclusivi scopi militari, come avvenuto per molte delle più moderne tecnologie, i droni hanno vissuto un’incredibile evoluzione, sia dal punto di vista tecnologico che da quello applicativo.
Oggi, sono strumenti a sempre più elevata diffusione, utilizzati per gli scopi più disparati, nei più diversi settori. Un mondo in costante cambiamento e continuo sviluppo, da scoprire e da studiare.
La nuova frontiera, per quanto riguarda la ripresa aerea del territorio a bassa quota di volo, è rappresentata dai droni. Velivoli senza pilota a bordo a pilotaggio remoto.
I droni consentono l’acquisizione di immagini e video ad alta risoluzione, in tempi rapidi e ad un costo contenuto.
L’utilizzo di droni garantisce evidenti vantaggi economici e ambientali significativi. Consente di mantenere sicuri edifici e altri tipi di strutture operative e cantieri.
Questo perchè ispezionare alcuni tipi infrastrutture può essere un lavoro lungo, noioso e talvolta pericoloso.
Ad esempio, per ispezionare torri cellulari e radiofoniche / televisive è meno rischioso se un drone e’ utilizzato per scattare foto in modo da capire in quale stato si trovano gli elementi da manutenere prima di inviare un lavoratore in scalata della torre.
La possibilità di poterli equipaggiare con diversi sensori tra i quali camere termiche o multi spettrali fa si che i droni trovino il loro utilizzo in molteplici campi di applicazione, la loro capacità di arrivare in luoghi difficili da raggiungere consente inoltre di salvaguardare la sicurezza dell’uomo in operazioni che potrebbero risultare rischiose.
L’utilizzo del drone permette un sensibile abbattimento dei costi rispetto ad altre tecniche di rilevamento, mantenendo un alto livello di dettaglio, accuratezza e precisione. Inoltre assicura la fattibilità dell’intervento anche in aree non accessibili.
La restituzione del rilievo permette la mappatura dello stato di fatto del bene, del degrado, e il monitoraggio rispetto a un rilievo precedente
Video ricognizione aerea del prospetto di facciata di un edificio condominiale - Pomezia - Roma - Italy.
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Video Ricognizione Aerea - casale torre bruna Campagna Romana Aprilia Lazio
Casale abbandonato Torre Bruna -
Video Ricognizione Aerea - Archeologia - Volta Apicale Torre Maggiore Pomezia
Svelata la volta apicale del monumento.
Il complesso di Tor Maggiore, situato in località Santa Palomba, è un monumento unico costituito da un'architettura difensiva medievale espressione del mirabile e, contemporaneamente, poco noto fenomeno dell'incastellamento verificatosi nella campagna romana.
Si tratta di un castrum dell'agro romano, sorto sui resti di un complesso romano nei pressi delle antiche vie Ardeatina e Satricana.
Il monumento è caratterizzato da un unicum tecnico: l'esistenza di ben due volte a crociera ancora conservate, la prima è quella sommitale mentre la seconda, al primo piano ha il compito di garantire la statica alla base del monumento e di dividere quest'ultima dai i piani intermedi in legno.
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Campagna Romana - Laghetti solfatare - Pomezia - Santa Palomba - Lazio Videoricognizione con drone
La Solfotara, leggenda ed archeologia di un luogo mitico.
Il paesaggio suggestivo del lago “rosso” della Solforata nella Riserva Naturale di Decima Malafede e la mitica Albunea, ricordata nelle pagine dell’Eneide virgiliana (VII libro, 81-89), richiamano gli eventi leggendari della formazione della popolazione Latina.
Qui doveva essere il santuario dove il Dio Fauno sarebbe apparso al Re Latino per annunciare l’arrivo di Enea, predestinato a divenire lo sposo della figlia Lavinia ed il progenitore della famiglia Giulia cui apparterranno Cesare ed i primi imperatori romani.
L’ubicazione di Albunea, seppur in passato dibattuta, oggi, anche grazie al conforto dei dati archeologici che hanno registrato la scoperta di un santuario in cui sono stati rinvenuti due ceppi (IV-III sec. a.C.) con la dedica alle tre fate: Lar Aineas, Parca Maurtia Neuna e Neuna Fata, viene riconosciuta nella località Solforata, all’incrocio delle vie che collegavano i centri di Ardea, Lavinium ed Alba Longa.
Albunea fu un luogo sacro, un santuario naturale cui faceva riferimento la religiosità delle antiche popolazioni latine. Il nome mitico deriva dal colore bianco (alba) delle effervescenti sorgenti sulfuree che alimentavano il lago che ancora oggi caratterizza la valle della Solforata.
Un bosco, parte dell’antica Selva Laurentina, oggi scomparso, ed una serie di grotte naturali si univano alle esalazioni sulfuree realizzando un paesaggio straordinario, naturalmente sacrale.
I Latini elessero Albunea come sede delle tre fate: Parca, Nona e Morta (divinità fatali e protettrici dei nascituri) e dell’oracolo di Fauno, lo spirito divino del bosco. L’oracolo poteva essere consultato attraverso il rito dell’incubazione.
La particolare suggestione di questo luogo consentiva esperienze soprannaturali di oniromazia: durante il sonno si manifestava la voce di Fauno che rivelava agli umani il loro ineluttabile destino.
Il Fato non veniva rivelato dai sacerdoti o dalle sibille, ma si disvelava direttamente, quale risultato di una esperienza personale; il sonno e il sogno si sostanziavano come strumenti di comunicazione tra il mondo dei vivi, il mondo dei morti ed il divino.
La venerazione sacrale per questo luogo sembrerebbe preservata anche nei secoli successivi, non contrasta infatti l’attività di estrazione mineraria attestata in età romana dal rinvenimento di alcuni manufatti (olle e cilindri fittili) utilizzati a questo scopo.
Del resto le fonti antiche (Plinio il Vecchio Naturalis Historia XVIII, 114 e XXXV, 174-177) ricordano come lo zolfo venisse impiegato per diversi scopi (la coltivazione della vite, la chiarificazione dei vini, l’illuminazione) tra i quali anche le purificazioni religiose.
questo testo e' stato tratto da Atlante dei Beni Culturali delle Aree Naturali Protette di RomaNatura.
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Video ricognizione - Infrastrutture - torre piezometrica
Nati inizialmente per esclusivi scopi militari, come avvenuto per molte delle più moderne tecnologie, i droni hanno vissuto un’incredibile evoluzione, sia dal punto di vista tecnologico che da quello applicativo.
Oggi, sono strumenti a sempre più elevata diffusione, utilizzati per gli scopi più disparati, nei più diversi settori. Un mondo in costante cambiamento e continuo sviluppo, da scoprire e da studiare.
La nuova frontiera, per quanto riguarda la ripresa aerea del territorio a bassa quota di volo, è rappresentata dai droni. Velivoli senza pilota a bordo a pilotaggio remoto.
I droni consentono l’acquisizione di immagini e video ad alta risoluzione, in tempi rapidi e ad un costo contenuto.
L’utilizzo di droni garantisce evidenti vantaggi economici e ambientali significativi. Consente di mantenere sicuri edifici e altri tipi di strutture operative e cantieri.
Questo perchè ispezionare alcuni tipi infrastrutture può essere un lavoro lungo, noioso e talvolta pericoloso.
Ad esempio, per ispezionare torri cellulari e radiofoniche / televisive è meno rischioso se un drone e’ utilizzato per scattare foto in modo da capire in quale stato si trovano gli elementi da manutenere prima di inviare un lavoratore in scalata della torre.
La possibilità di poterli equipaggiare con diversi sensori tra i quali camere termiche o multi spettrali fa si che i droni trovino il loro utilizzo in molteplici campi di applicazione, la loro capacità di arrivare in luoghi difficili da raggiungere consente inoltre di salvaguardare la sicurezza dell’uomo in operazioni che potrebbero risultare rischiose.
L’utilizzo del drone permette un sensibile abbattimento dei costi rispetto ad altre tecniche di rilevamento, mantenendo un alto livello di dettaglio, accuratezza e precisione. Inoltre assicura la fattibilità dell’intervento anche in aree non accessibili.
La restituzione del rilievo permette la mappatura dello stato di fatto del bene, del degrado, e il monitoraggio rispetto a un rilievo precedente
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Video Ricognizione Aerea - Archeologia - Torre Maggiore
Il complesso di Tor Maggiore, situato in località Santa Palomba, è un monumento unico costituito da un'architettura difensiva medievale espressione del mirabile e, contemporaneamente, poco noto fenomeno dell'incastellamento verificatosi nella campagna romana.
Si tratta di un castrum dell'agro romano, sorto sui resti di un complesso romano nei pressi delle antiche vie Ardeatina e Satricana.
Nel VIII sec. d.C. i papi promossero sull'intero territorio pontificio la realizzazione di un sistema di centri di produzione agricola, passati alla storia col nome di domuscultae, per sopperire alla fine dell'importazione del grano orientale dopo la conquista musulmana.
Sul sito di Tor Maggiore venne installata la domusculta dedicata a S. Edistius, culto locale di un soldato martirizzato ai tempi delle persecuzioni dioclezianee. Il complesso venne ricostruito nel XII secolo, ai tempi delle lotte baronali nella campagna romana, quando la grande famiglia dei Savelli, a cui appartennero i papi Onorio III ed Onorio IV, dominava l'intera zona dei Castelli Romani, la città di Albano e la zona costiera sottostante.
Il complesso presidiava con la sua mole e la sua imponenza le verdi e produttive colline ondulate della campagna romana proprio sotto il Castel Savello, quartier generale della nobile famiglia romana nei pressi di Albano ed oggi purtroppo quasi interamente scomparso.
Il sito è costituito da una cinta muraria merlata, da un edificio religioso e da una torre, che con i suoi 34 metri di altezza, è considerata dalle fonti fra le più alte ma soprattutto la più bella ed importante di tutta la campagna romana. Cento anni or sono, precisamente il 21 maggio 1914, lo Stato Italiano emise a difesa del monumento un vincolo monumentale apposto ai sensi della primissima legge di tutela dei beni culturali in Italia, la Legge Rosadi del 1909.
Nonostante la rocambolesca e fortunosa conservazione del monumento, scampato al passaggio delle truppe tedesche durante la seconda guerra mondiale e la conferma e successiva reiterazione del vincolo monumentale (nel 1917, nel 1920, nel 1940 e infine nel 1995), in tutti questi anni nulla di concreto è stato fatto per arrestare il secolare degrado delle murature e garantirne così la salvaguardia. Il monumento versa oggi in gravissime condizioni di conservazione.
La colossale frattura delle murature sul lato sud rendono questo monumento inconfondibile e poetico, vera e propria gloria dei mirabili artigiani che lo edificarono più di 800 anni fa, gigante silenzioso, testimone ferito della storia plurisecolare della Campagna Romana.
Ad oggi, il processo di fessurazione e cedimento delle murature è in costante aumento ed è necessario avviare una vera e propria lotta contro il tempo per scongiurare il crollo e la perdita di questo monumento, percepito già cento anni fa come un opera assolutamente unica ed irripetibile.
L'Università La Sapienza di Roma ha redatto uno studio di fattibilità per il restauro e la musealizzazione del monumento.
Nel novembre 2014 l'Associazione Latius Vetus, il Comune di Pomezia e l'Università La Sapienza di Roma hanno firmato un protocollo d'intesa per acquisire il monumento, salvarlo e renderlo fruibile grazie a un progetto di restauro.
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Nati inizialmente per esclusivi scopi militari, come avvenuto per molte delle più moderne tecnologie, i droni hanno vissuto un’incredibile evoluzione, sia dal punto di vista tecnologico che da quello applicativo.
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La restituzione del rilievo permette la mappatura dello stato di fatto del bene, del degrado, e il monitoraggio rispetto a un rilievo precedente
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Video Ricognizione Aerea - Archeologia - Torre Fausta
La Torre si erge sulla campagna Romana, tra capannoni industriali, molto vicina alla piu' famosa Tor Maggiore.
Edificata nel 1927 a presidio della riserva idrica per l’irrigazione dei campi.
Si tratta infatti di una torre idraulica utilizzata per sollevare l’acqua del pozzo sottostante a una quota utile per essere immessa nel circuito idrico.
La torre apparteneva al proprietario terriero conte Giovanni Ticca. Il blasone della famiglia spicca sulla parte alta del corpo murario.
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